Bosco di Corniglio (Parma)

Questa piazza si trova in un paesino emiliano, ma potrebbe essere in qualunque altro paese di montagna. I soli indizi sono il memoriale e un'iscrizione sul muro che ricordano la storia partigiana del paese. Non si vede grande architettura, né palazzi, dipinti o porte d’oro, si vedono solo piccole case costruite con la pietra delle montagne che circondano la piazza.

Si trova a Bosco di Corniglio, un paese che era molto vivace nella prima metà del ventesimo secolo. Oggi ci vive poca gente tutto l’anno: la maggior parte ha una seconda casa e arriva per i fine settimana o l’estate. Da quaranta anni, la scuola è chiusa, l’ufficio postale apre due ore a settimana, altri posti sono aperti solo durante i mesi estivi. In questo nuovo tipo di deserto, la piazza è l’ultimo punto vivace della località: vi si trova l’ultimo negozio di alimentari, c’è un autobus che ti porta a Parma due volte al giorno. Qualche volta arriva un furgone che vende la carne, il pesce, i vestiti…

C’è inoltre un albergo che fa anche bar, ristorante e edicola, dove si gioca a carte ogni pomeriggio, si fa colazione e si mangiano tortelli molto buoni.

Si sta bene in questa piazza. Ci sono gli escursionisti che hanno finito la loro passeggiata nel Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, gli anziani che vivono qui tutto l’anno, i pensionati, i giovani.

Mi trovo bene e per me è il miglior posto del mondo per bere uno spritz e fare il sudoku della “Gazzetta di Parma”.

Nathanaëlle SCHNEIDER